Psicoanalisi e Arte

n. 36 – luglio-dicembre 2004

JACQUES LACAN………………..Prefazione all’edizione inglese del Seminario XI
JACQUES-ALAIN MILLER…..L’invenzione psicotica e Il disincanto della psicoanalisi
FRANÇOIS REGNAULT………..L’arte secondo Lacan
MASSIMO RECALCATI………..L’anima informe dell’arte contemporanea e il controesempio di Alberto Burri
MARIO LAVAGGETTO…………Epistemologia freudiana e analisi letteraria. Intervista di Giovanni Bottiroli
STEFANO AGOSTI……………….La linguistica, la psicoanalisi, la poesia
CARLO VIGANÒ………………….Il dolore di Gadda

E articoli di: ROCCO RONCHI, JORGE ALEMAN, SERGIO LERREIRA, GIOVANNI BOTTIROLI, CÉLINE MENGHI, FRANCO LOLLI, MARCO FOCCHI, ANDREA BELLAVITA, FRANCESCA SALVAREZZA, FABIO GALIMBERTI

 

Estratto dalla Nota editoriale

Lacan affermava di non sentirsi a suo agio rispetto all’arte, di provare un certo “imbarazzo”, mentre considerava che Freud ci “sguazzasse”, sebbene “non senza danno”, come afferma nel testo che aveva scritto a mo’ di prefazione all’edizione inglese del Seminario XI, tradotto in italiano su questo numero della rivista.
[…]

Inoltre questo breve testo di Lacan termina, come abbiamo già detto, con un passo sull’arte. E’ un motivo in più perché esso si trovi all’inizio di questo numero della rivista, numero in cui si tratta di psicoanalisi e arte.

Sia la psicoanalisi sia l’arte, ma anche la religione e la scienza come ricorda Lacan, ruotano intorno a ciò che, nell’essere che parla, strutturalmente manca. Chiamiamola mancanza in un registro, buco in un altro, oppure vuoto, per utilizzare un termine caro al Lacan del Seminario L’etica della psicoanalisi. Si tratta comunque di un non-pieno assolutamente essenziale per l’essere che parla: è il posto di quell’oggetto freudiano che, se non è perduto perché non è mai stato, esige tuttavia che esso sia ritrovato.

Il vuoto, essenziale dunque, è al centro della psicoanalisi come dell’arte. Seppure in modo del tutto diverso. Utilizzerò, per riassumerlo, un interrogativo e la sua risposta che ritrovo nel testo di Massimo Recalcati, che ha curato la sezione “Psicoanalisi e Arte” di questo numero della rivista: “Cos’è un’opera d’arte alla luce della psicoanalisi? […] L’arte non è il vuoto della rappresentazione quanto piuttosto la rappresentazione del vuoto”.

Antonio Di Ciaccia

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